Indagini sull'eredità Agnelli: tra fisco e famiglia scoppia il caos
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Indagini sull’eredità Agnelli: tra fisco e famiglia scoppia il caos

John Elkann

I dettagli dell’indagine su presunte irregolarità fiscali che coinvolgono la famiglia Agnelli, con John Elkann tra gli indagati.

Nel cuore dell’industria italiana, un caso di presunte irregolarità fiscali scuote le fondamenta della storica famiglia Agnelli, portando sotto la lente d’ingrandimento le gestioni fiduciarie del gruppo. Al centro di questa intricata vicenda, tre figure emergono nel registro degli indagati della procura di Torino. Aprendo un nuovo capitolo nella saga familiare e finanziaria che da anni attira l’attenzione pubblica e mediatica.

John Elkann
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I protagonisti e l’inchiesta

Tra i nomi più risonanti, troviamo John Elkann, esponente di spicco della famiglia Agnelli e figura centrale in questa indagine. Insieme a Gianluca Ferrero, noto commercialista della città sabauda, e Robert Von Groueningen, amministratore delegato dell’eredità di Marella Agnelli su mandato della giustizia svizzera. Questi ultimi sono stati inseriti nel registro degli indagati a seguito di un’esposto presentato da Margherita Agnelli, madre di Elkann. Che ha dato il via a una serie di accertamenti focalizzati su presunte violazioni fiscali.

Le indagini, condotte con il supporto della Guardia di Finanza, hanno portato all’acquisizione di una vasta gamma di documentazioni in diverse sedi. L’attenzione degli inquirenti si è particolarmente concentrata sulle modalità di trattamento fiscale relative a pagamenti vitalizi effettuati da Margherita alla madre Marella, basati su accordi stipulati nel lontano 2004. Gli anni sotto osservazione, il 2018 e il 2019, si rivelano cruciali per comprendere la dinamica degli eventi.

Contesto familiare e legale

La disputa legale, che attualmente vede Margherita Agnelli in posizione di attore contro i propri figli, rappresenta solo l’ultimo episodio di una lunga serie di contenziosi che hanno contraddistinto la storia recente della famiglia. Nonostante le decisioni iniziali dei giudici di sospendere il procedimento in attesa degli esiti di indagini parallele in Svizzera. La Cassazione ha successivamente sollecitato una maggiore motivazione, riaprendo di fatto le porte a ulteriori sviluppi.

Il 2 marzo 2004, un anno dopo la scomparsa di Gianni Agnelli, si segnava un momento decisivo con la firma di un accordo transattivo a Ginevra tra Margherita e la madre Marella Caracciolo. Quest’intesa prevedeva la rinuncia da parte di Margherita alle partecipazioni nelle aziende di famiglia, in cambio di un corrispettivo di un miliardo e 275 milioni di euro. Tuttavia, la legittimità di questo accordo è stata successivamente messa in discussione da Margherita stessa. Che ha denunciato di essere stata vittima di un complotto, pur non riuscendo a convincere la magistratura della propria versione.

Con la scomparsa di Marella Agnelli nel 2019, la designazione di John, Lapo e Ginevra Elkann come eredi ha aggiunto ulteriori elementi di complessità alla vicenda, soprattutto alla luce delle rivendicazioni di Margherita e dei suoi altri figli, nati dal secondo matrimonio con Serge De Pahlen, di essere stati ingiustamente esclusi dalla successione.

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ultimo aggiornamento: 9 Febbraio 2024 11:22

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